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IL CAVALLO CHE MANGIA

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IL CAVALLO CHE MANGIA Hai mai provato a parlare con un cavallo che mangia? Non lo fare, non ti ascolta. E' tanto difficile quanto parlare con l'uomo che non usa il cervello... non capisce. Questo, soprattutto, non lo fare. Ieri, appena rientrato per poche ore nella città di asfalto per delle necessità, rivedo le persone nel loro carosello di auto, dedite ai vecchi perenni usi e ai nuovi dettami: movida, ora potete uscire, ora potete consumare, ora potete fare... ora posso qui... ora posso la', come se la vita fosse tutta lì. Buon per loro ... tutti contenti nel loro asfalto, pensando così di essere sociali, liberi e felici ... ora che gli hanno detto che sono tornati a vivere. Ma ai tavolini vedo anche sguardi dubbiosi, del tipo: "io qua cosa ci faccio?". La città e i suoi messaggi, è una gabbia creata per per il lavoro. Appena puoi fuggi. Bello è semmai osservarla da lontano, quei munumenti che avevano senso e anima. Rientro subito in quella natura, che da un ann

La scelta

  LA SCELTA     E’ giunta l’ora,  ora guarda la verità...  oltre, oltre la siepe oltre la menzogna oltre la quiete quel silenzio che dalle cicale piano piano sta per arrivare si porta via i pensieri del passato,  del futuro, i suoi mali, i rumori della città, le inquietudini,  i confronti, i giudizi, il superfluo i suoi pensieri artificiali... solo verso la presenza nulla di brutto nulla nel cielo cielo pieno di tutto,  i mari che non hai,  le persone andate ormai, gli occhi che non hai solo nel tuo ambiente  solo con il sogno che tu sai.

Cap. 20 "Il Principe ritrovato nel cammino di una notte" tratto da "L'odore delle Rose" -Alessandro Niccoli- Ed. 2019 Europa Edizioni

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Cap. 20 Il Principe ritrovato nel cammino di una notte Il tuo nome è meraviglioso; quando ti chiamo con quel nome, guardandoti nei tuoi bellissimi e luminosi occhi specchio della tua dolce anima, lo ritrovo sempre presente in tutte le tue vite, e sento il tuo cuore che esplode, la tua energia  fortificata da anni di fatiche, i tuoi pensieri e sogni, chiari  come lui. Quel nome urlavo, percepito il tuo profumo e il  leggero soffio del tuo dolce respiro, in memoria di quei lon tanissimi ma vicini, meravigliosi momenti di un’altra vita,  che poi ci pugnalarono e trafissero insieme, morti abbraccia ti avvolti in un bacio con la spada conficcata alle mie spalle, nella mia schiena, non sufficiente per proteggerti, e vederti  così morire con me stringendoti forte. Occhi che si socchiudevano insieme ai miei, mentre ti  promettevo che non sarebbe finita, mentre tu perdevi le for ze, la testa ti andava indietro con un lieve lamento, riuscivi poi ad abbassare sulla mia bocca il mento, mentre an

"L’uomo del Futuro" tratto dal Libro "L'odore delle Rose" - Alessandro Niccoli- Ed. 2019 Europa Edizioni

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Cap. 1 L'uomo del Futuro Ieri è stata una serata particolare, preludio dell’inizio di un cammino, e tutto inizia con uno dei miei soliti ritardi cronici! ero entusiasta della serata che di lì a poco mi avrebbe atteso. era tutto programmato, mi sarei divertito molto, avrei guardato negli occhi per pochi attimi una donna dall’anima antica. Avevo già deciso di abdicare ad una riunione politica dove, con cari amici visionari, si organizza il cambiamento radicale del mondo in una località semisconosciuta allo stesso pianeta, smarrita in mezzo alle campagne toscane, tra colline e daini, per andare a fare una lezione di tango argentino a Firenze da Graciela Rostom, il cui sguardo e maestria di una vita di danza, già mi mettono in ottima impostazione e di buon umore, oltre la quotidiana prigione, che cerca sempre di imbavagliare le mie cellule, frenetiche come libellule. Sono le 5 del pomeriggio, immerso nel mio lavoro in attesa di partire alle 7, sennonché arriva d’improvviso nel mi

Il cammino di un ragazzo "Nafis" fatto di Riflessioni, Respiro, Natura, Meditazione ed Etica, nel pieno di una Pandemia e di una rivoluzione tecnologica nel XXI secolo

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. Nafis ha 13 anni, è magro, occhi verdi, spettinato.  La decisione per un nuovo e duro cammino del giovane, nel pieno di una Pandemia e di una rivoluzione tecnologica mondiale, è pesante, ma da lui fortemente ricercata.  Dal momento della sua decisione niente sarà più come prima.   In un contesto naturale e sociale  fuori controllo, causato da uno sfrenato consumismo, ove esplode la rivolta della natura con una pandemia mondiale, iniziano le avventure di Nafis, che ci portano a inaspettate e necessarie riflessioni. Siamo nel pieno della IV RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, TUTTA DIGITALE, che segna la fine di stili di vita frenetici, consumi, inquinamento e distruzione del pianeta e del pensiero.   Nafis Ha una crisi esistenziale a causa di un mondo ormai grigio, persone prese dalla loro frenesia, ego e felicità solo nei consumi. Quindi inizia il suo incredibile percorso; una fuga verso i misteri della spiritualità e della natura, vera protagonista del libro, che renderà Nafis irriconoscibile

Tagliare le radici

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È nel vivere di corsa, prendere tutto stretto in una morsa, provare adrenalina, vita effimera, beni luccicanti, emozioni morte e giulive azioni, incamerare sol esperienze nocive, veleno per quei valori, per quegli sguardi,  della correttezza, antichi insegnamenti di disciplina, da una nonna, una donna eroina, sguardi persi sugli affetti, sui valori, e tutto spazzato via, con quelle radici che avevi piccoline, valori antichi, ormai persi in soffitte e cantine, sol rami secchi, e più non crescerai, esperienze oltre l'effimero e nessun fiore piu' coglierai, nessun profumo più sentirai. È l'essenza, persa ormai, e' l'amore, dimentico nel tuo cammino di accarezzarlo da vicino; è il candore, perso nel tuo meccanico passo, solo masso dopo masso, una pesantezza scambiata per vigore, per furore, preso e intriso,  poi irriso da abitudini nocive, non lo incontrerai mai... e' l'amore. Non raccogli fiori se ti tagli le radici.

Un senso ai tempi del Covid-19

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Faccio due passi ai giardini di S.Miniato... si possan fare. Vedi Merli che oggi si avvicinano a te più di prima... ti cantano vicino... e' la natura che va avanti, che vuole tenderci sempre la mano, nonostante la sua ribellione. E' arrivata l'upupa ad annunciare la primavera. È la madre terra fino a ieri violentata da tutti noi, coi nostri consumi sfrenati e senza rispetto, gli allevamenti intensivi lager di sofferenza animale, l'inquinamento... La stessa madre terra che ci ha voluto dire basta, oggi respira, e ci accoglie, più dolce, pulita e sempre fiduciosa in noi, che l'abbiamo semi-diatrutta, sfruttata, violentata, con i suoi animali spietatamente sterminati. Sistemi rurali, soppiantati da megalopoli di produzione e inquinamento... che alla fine hanno creato il virus maledetto; virus prodotti da quel pattume, da quelle ex foreste, come tutte le epidemie, da quegli stessi animali sofferenti segregati, urlanti e trucidati. Alla fine di questa triste storia,

Caos

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Non eravamo capaci, da soli, di frenare la nostra folle corsa verso la produzione e il consumo... volevamo comprarlo... il tutto, l'onnipotenza, ebbri nella sua assenza; ed era solo un bacio... una mano.... l'essenza... la divina presenza, era lì davanti a noi senza un prezzo, era un fiore, era un albero, era il cielo, era un volto, era un daino... era il Budda, la Madre terra, il Deus... ; ma volevamo correre nell'ego per vederlo, passando dal caos.

Dal Cap.14 "La vita giorno dopo giorno" dal libro "Nafis e i Corridoi Colorati" -Alessandro Niccoli- ed. 2021

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"Le quattro stagioni del giorno"  Illustrazione  Sara Panicci Art Il mattino ti potrebbe destare con pensiero divino. Ti ribelli, ti vuoi assopire, ma nella mente appare lei; arrivò il giorno, stagione ove la tua anima pensò solo a ragione ed espressione; inesorabile la sera ti tirò per la mano su quel che in te sempre c'era; e quando la stagione della notte si presentò non potesti più sfuggire al destino che lei per te inventò, portandoti per mano dalle tue paure molto lontano, così ti spinse per mari, fino a quel pensiero che con inaspettata e dolce violenza di nuovo ti desto' dici basta, dici voglio sognare ancora, non sono Dei... ma è lei. Dal libro "Nafis e i Corridoi Colorati" -Alessandro Niccoli- ed. 2021  - Nafis - qui il sito internet

Uno spettacolo in un tramonto

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Uno spettacolo in un tramonto, per percorrere il nostro mondo che gira su se stesso, in un costante e calmo ballo intorno al sole. In un navigare per mano, per stare insieme e tornare e tornare, vivendo nell'armonia di un aiuto, un sorriso nel camminare...; al passo lento di quel ruotare naturale ... globo che muove il mare... mare che unisce terre, genti, cuori, bambini, dolori, ricchezze, semi, sguardi brillanti, vocali dolci, sussurranti, di vigoria, in un fare, in un seminare, che coi sogni ci porta via. (Momenti settembre 2019 spettacolo compleanno dello spazio Officine Cavane by Teatro Tra i Binari San Miniato)

Biancaneve (Storie al contrario)

BIANCANEVE   Biancaneve Ha un vestito decorato con diamanti, ha anelli alle mani, comprati con i soldi del lavoro dei 7 nani. Si specchia spesso, credendo che la bellezza sia davvero tutto, ignorando il cuore buono della strega; così sogna di conquistare un principe dimenticando ciò che conta, lo spirito, il cuore buono, il sorriso, non il vestito. I nani, stanchi dei soprusi chiaman la strega dicendole che Biancaneve non da amore, ma solo illusione. Lei, la strega, è una strega brutta-buona, proprio come le mele brutte-buone, e non vuole mai far del male. Poi presa da compassione per i nani, si presenta da Biancaneve con una mela avvelenata per farla tornar rinata, ma Biancaneve capisce l'inganno e offre un frullato alla strega, che cade addormentata. Intanto arriva il principe Zuzzurro Puzzodicammello che rifiutato dalla Bella addormentata, ci prova con Biancaneve. Lei lo vede brutto e sgraziato, lo rifiuta e lo manda dalla strega addormentata; giunto al suo capezzale, la risveg

Sirenetta (Storie al contrario)

SIRENETTA     I nostri sogni sono belli solo se son forti, e tutti i giorni li dobbiamo coltivare.     Talvolta si avverano davvero… ma in modo strano e incredibile. E così possan diventar ancor più belli; questo non lo potrò mai scrivere nel mio diario.     Sapete perché? Perché oggi io son diventata un pesciolino.      Si, una volta ero una triste bambina con la testa di pesce, tutti mi prendevano in giro; io volevo solo giocare con gli altri, questo era il mio grande desiderio.  Poi una bambina piangente per la mia grande sofferenza mi parlò di un suo segreto: un pozzo magico che funzionava solo con i bambini buoni e sognatori, che esaudiva i desideri nelle notti di luna piena. Allora mi recai in quel posto, camminando sotto le stelle e sognando cose belle; il mio desiderio divenne grande, grande… grande e dissi: “non voglio più essere mezza bambina e mezzo pesce!” ...Puff! per incanto divino mi trasformai in un pesciolino.  Ora sono un pesciolino finalmente felice, mi sento a m

Guardare dentro la Chiesa o le Stelle?

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Frequento poco le chiese con le loro contraddizioni tra cui quella consuetudine che porta, per salvarsi, di agnellini a strafogarsi, all'uopo fatti immolare da altri, nel pianto, nel belio, nel sangue. Chi poi è ateo, non disdegna questa santaa sanguinaria tradizione. Eh, io bo', la tradiziò ce vò! Trovo molta piu' energia e messaggi nella natura, e nelle stelle, ma l'eccezione che mi si presenta per questa Pasqua è ben gradita, magari un segnale di redenzione da comunicare a tutti per la strafogata salvifica libagione, che pongo loro all'attenzione. Mi capita che la notte di Pasqua, nella magnifica Cattedrale di S.Miniato, collocata sulla Via Francigena, faccio da Padrino al battesimo del mio giovane amico Progress, il quale me lo ha chiesto con vigore, come se imposto dal Signore. Una bella sincronicità in un momento di segnali, che prendo con onore, nel mistero di quella notte, quando mezzo mondo è in guerra o perso in fumi alcolici e delle risa, incosci