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Visualizzazione dei post da 2018

Le parole di Sara

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Le parole belle cadono disegnate come pioggia ma non ti accorgi, e vanno via si creano fiumi fuggono veloci senza lumi per essere poi prese da nuove genti malinconici, ma nuovi fermenti da chi è solo, a mani tese ridate ancora in ogni paese ad altra nuova sorte per arrivare poi a naturale morte e sopire nella terra, con noi migliori li nasceranno fiori. Grazie Sara Panicci, la tua maestria per ben 30 ritratti e più, nel viaggio Tra i Binari, è veramente un passo avanti; matita nera che da colore, e vita alle parole.

'Na rima

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'Na rima contro il razzismo... per tutte le genti di tutti i posti.  'Na  rima Cosa ci porta fin qui il tempo vacuo che divide? non ci è riuscito e non ride ma serio dice meditate, io non esisto e voi siete qui, niente di nefasto, forse cemento.

San Miniato tra terra e cielo

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San Miniato pare un vecchio, è arrabbiato, è turbato, ma trattiene la sua anima, vuole portarsela via, in alto; una San Miniato vera, tra terra e cielo solo in pace vuol andare, col suo valore, il suo mistero; non accetta quella torre nuova, dopo le bombe ricostruita d’impatto, peggio d’un naso rifatto; il vecchio e sempre più rude uomo, pensa voi andate pure avanti, io non lo accetto. San Miniato non si riconosce non tollera quanto gli abbiam fatto, è un volto adirato,  non vuole questo coso nuovo sul suo colle, insensato; ma poi sorride disincantato, l'uomo debole non mi vuole diroccato; con occhi severi guarda oltre, non ci vede più, esseri piccoli dalla cultura dei pochi luccicanti spiccioli. San Miniato pensa ora alla sua anima, la sua rocca da noi distrutta, non è più come prima; noi vorremmo che siano stati gli alleati, ma no, non è possibile sputare altri conati, è ormai indifferente, dice San Miniato;  siete tutti voi e sol

San Miniato e il sapore del Teatro.

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Il Matrimonio (tra culture, genti e paesi - Primo spettacolo ufficiale di apertura attività sociale al Cas di Cavane San Miniato 9/2018 by Officine Cavane & Teatro tra i binari (Ass.ne teatrale - culturale San Miniato). San Miniato e il sapore del teatro   A San Miniato è forte il sapore del Teatro. Teatro e Arte, nelle piazze sempre più presenti,   a rapir gli occhi e le passioni a tutte le genti.   Ritorni artistici in posti dal tempo senza inizio e senza fine,   mossi di nuovo oggi da vento di rinascita culturale,   il vento dell’ovest, e oggi ancor di più da sud, che ispira ribellione a censure e chiusura mentale;   nuove culture arrivano a mani aperte, è paradossale,   chiedono aiuto, ma rendono colore e calore,  voglia di fare, loro offrono integrazione a persone cupe e chiuse, a quelle genti ancor oggi spaventate da chi è in cammino da lontano.   Emblema di rinascita creativa, dopo la distruzione del teatro di San Miniato   ma qui nessuna falsa lap

Video-dialogo-testimonianze del 9.8.18 sull' eccidio del Duomo di San Miniato del 22.7.44

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                       Il Duomo di S.Miniato non visibile, timido, nascosto, violato, rifatto bello, ma tradito più volte  VIDEO-DIALOGO tra TERESA LAMI-BELLANDI, PAOLA CHELI-NICCOLI, E FRANCESCO TADDEI del 9.8.2018:                                           clicca qui:  https://youtu.be/kgXSKt2-8HU Il '22 nasce il fascismo, il 22 avviene l'eccidio del Duomo. Il '44 arriva dopo 22 anni.  È un caso?  Forse...  ma le parole sono importanti (oltre ai numeri).  22 luglio 1944   Eccidio al Duomo di S.Miniato di 55 cittadini, uomini, donne e bambini innocenti. Giovedi 9 agosto 2018, ne hanno voluto parlare in tutta tranquillità, in modo semplice, senza costruzioni, preconcetti, con sola onestà intellettuale della memoria, di fronte alla Rocca di Federico II, di lì a poco fatta saltare, cittadini sanminiatesi  (gli ultimi testimoni diretti). Sono stati ricordati aneddoti vissuti direttamente e testimonianze ascoltate, oltre a quelle scritte, e

Federico ucciso, c'illumina di senso.

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Leopoldo si annuncia e parla a Federico io adesso ci sono a portar lumi e qui ti dico, a San Miniato c'è ora la ragione, la cultura, e la giustizia, per le valli e lungo l'Arno, fin al mare ci sarà amicizia. Federico, dall'alto, risponde mite, attenzione alla vostra illuminata presunzione, capirete presto che giustizia umana è pia illusione, credi, io son quassù per guardar lontano, e quando in tutta ragione, in nome di Dio, mi avrete minato, dopo stragi, sangue e morte, a me mostrato, in alto beato, già andato sarò, da San Miniato, poi pentiti capirete, e così qui mi vorrete veder rinato, allora vi dirò, mai saprete che la giustizia non è vostra, sol per farne bella mostra. Sol con umiltà, mirando davvero in alto e lontano, forse capirete di poter aspirare a un qualcosa di quasi umano. Tratto dal libro: "L'odore delle Rose" Europa Edizioni 2019  Amazon Compra qui