La bella addormentata (Storie al contrario)
Io bella addormentata non riesco più a dormire,
penso solo al mio incerto divenire,
osservo gli animali del bosco e li conto insieme a mio nonno, sol per prender sonno,
poi alla fine il nonno s'addormenta,
lo sapevo che non doveva insistere, è proprio duro di menta,
e io continuo a non dormire, sol pensando al mio incerto futuro, non vedendo nulla di bello oltre un grigio muro.
Allora mi distraggo e come il mio gatto saggio, cerco un miraggio,
lo faccio osservando i miei uccellini, ma alla fine il loro cinguettare mi tiene ancor di più arrabbiata e sveglia, peggio di una suonata teglia.
Non c'è fata che tenga, comincio a sentirmi rintronata;
dalla disperazione piango tutta la giornata,
al giunger della notte, niente sonno, e sono ancor più incavolata.
Mi mandano un dottore che mi spalanca bocca e occhi, ma ha un fiato che è un gran fetore, e peggio del rumore, crolla del tutto il mio umore.
Piango e vado a correre nel fango, si, per poter le mie membra stancare e poi dormire, ma il risultato è che mi ritrovo tutta imbrattata tanto che il bel principe chiamato in mio soccorso, s'incavola con la fata. Scusa fata: "mi avevi detto che era bella e addormentata, invece è tutta nervosa, urla ed è imbrattata... pare malata! Ma che bella addormentata è, o mia fata? Io vo via e ti mando mio cugino sempre della mia dinastia. Spero possa far qualcosa con un suo bacio dato che ha tanta voglia, perché brutto come il peccato, e mai una donna ha trovato". Giunto il nobile cugino, anch'esso Principino, si avvicina e guarda negli occhi la bella addormentata, voltandosi e sorridendo per la concessione, alla presente fata;
a tal punto la bella addormentata, dimentica tutte le sue paure, ha un sussulto e non avendo mai visto ragazzo cotanto brutto, una bruttezza che tutto sommato la fa incantata,
di colpo sbianca, si accascia svenuta, con un volto tutto impallidito, fra il ribrezzo e il precedente sito.
Fu così che piu' non si svegliò, e nel frattempo il bel Principe era belle ito, o che di si voglia, d'incanto nel nulla svanito. Ma ella finalmente, felice e addormentata, sognava nuova vita e roseo futuro nella sua valle incantata.
Gli abitanti del bosco se la presero con la fata, la quale si girò e disse loro: "cosa volete, non era innamorata, e pensate a voi altri, che l'avete alquanto stressata... al suo risveglio sarà solo lei a sceglier da chi esser amata".
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