Rintocchi in canti di San Miniato

             
                                                                                                                                                               ok

       Video: Campane in canti a San Miniato

A San Miniato le campane non si contano
sono tante, e poi tante, che in cima al colle incantano
nello spazio concesso dalla natura, timide cantano
circondate da un paesaggio dolce e selvaggio
fanno da secoli il volto di San Miniato, nella ricerca di un miraggio
chi sale in cima al colle lo cerca, a costo di un duro viaggio
si percorre a piedi la Via Francigena per sentirle in lontananza
dai molti borghi tutti intorno ci si accorge che è una danza
a scandire il passo dei nostri sogni, alla cerca di un senso
passo dopo passo, trovarlo nella natura, nel suo incanto, silenzio
con quegli antichi ed evocativi rintocchi, a richiamar noi stessi
dimenticando un estraneo, mal comune ego, portatore di malsani interessi
in quello che è la nostra vita, il senso, forse un’avventura
viverla in silenzio, meditazione, in lento cammino, ascolto, con gran cura
non parole, non frasi, non artifizi, né verdetti, alibi in giudizi
solo ascolto dentro, fuori da quelle antiche mura
così guidati da quei secolari rintocchi, insinuatisi con grazia nella natura
senza più oltraggiarla, come quelle bombe del passato
nella nostra follia, a distrugger vita, natura, e mura a San Miniato
lasciarla ora ai suoi abitanti, mille specie a viver lì l'istinto, di cielo e di terra
con la loro presenza a donar vita, suoni e immagini intense
con i loro grandi occhi e i loro canti, nel cammino ci parlan di cose perse
forse è questo il miraggio da noi con foga ricercato nel nostro viaggio
sogno evocato da quei rintocchi, musicato da cinguettii
a conviver con noi, fin in cima alle nostre torri
ma tutto questo ha un senso, sol ascoltando seri nel cammino e nel silenzio
isolando l’ignoranza, veleni, morte e spari, cercar sangue in altri esseri
sentirci superiori, per il vero disumani, accecati da falsa cultura
cinguettii, respiri, passi felpati, animali silenziosi, contemplazione, occhi,
vi è forse un senso, scandito da quei ciclici rintocchi,
ad evidenziar la vita in canti, richiamano in noi una parola con ardore
dimenticata, vilipesa, elemento potente del presente
ci porta in un lento e dritto cammino, in ascolto, in questa nostra scuola
contemplando e ascoltando il nostro crescente respiro, in un pensiero
dal sogno e dalla ricerca lo ritroviamo in una dimenticata parola
ci è sussurrata d'incanto nella nostra via, con intensa vigoria
il suo nome è amore.

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