Luce su S.Miniato - Convegno città storica e scuola 16.3.17
Convegno
-città storica e scuola- 16.3.17 Aula Pacis San Miniato
Luce
su S.Miniato
Il
Prof. Francnesco Gurrieri, già Preside della facoltà di
Architettura di Firenze e Sopraintendente alle Belle arti partecipa
in data 16 marzo 2017 a S.Miniati ad un importante Convegno sulle
scuole nei centri storici, organizzato dal locale circolo PD, con
altri importanti ospiti, studiosi e urbanisti.
Qui
di seguito un mio breve resoconto, e con l'interessante audio-film in
calce (dovrete alzare l'audio), potrete entrare nello spirito del
confronto permesso grazie all'antica aula del complesso monumentale
di San Domenico a S.Miniato. Aula che, non a caso, proprio in virtù
e in onore del tema trattato, ha voluto favorire con la sua anima
antica, il caloroso approfondimento svoltosi sull'importanza vitale
del recupero delle antiche architetture attraverso le scuole. Non
poteva fare diversamente, l'Aula Pacis.
Iniziamo
dalla fine: dietro una domanda dal pubblico sullo storico ex Liceo
Marconi (chiuso otto anni sol per un affare... cemento da
pagare),
il Professore risponde con quelle parole dal forte vigore che
solo la ragione e l'esperienza muove: “per
le sue caratteristiche mi rifiuto di credere che non sia adeguabile,
non esistono problemi strutturali che non si possono affrontare e
risolvere - non si può generalizzare!”.
Analizzate
queste autorevoli parole, dobbiamo tristemente constatare che In
tempi di magra e di sudditanza a tristi logiche di politiche di
tipo aprogettuale, ancora protese al consumo del suolo, taluni
architetti e geologi sanminiatesi e non, come pure tecnici della
Provincia, si mostrino sempre chini e inclini al volere di politici
divenuti per incanto “urbanisti”; piegati nella ragione, ad
insistere nel dire che l'ex Marconi non è recuperabile, che non c'è
lo spazio. Oggi questi ultimi escono bocciati dal confronto col
Prof. Gurrieri, e dovranno tornare sui libri, previo necessario
confronto con l'"etica".
Nonostante
le dette constatazioni
su
S.Miniato e' arrivata, rinnovata e inaspettata luce a sciogliere
sterili false convinzioni sul tema Liceo e città antica, mentre il
Sindaco di S.Miniato Vittorio Gabbanini e i suoi assessori (cultura e
lavori pubblici/ambiente), stranamente disertavano il Convegno, di
estrema aattualità e interesse dato il percorso in itinere sul
futuro dell'istituzione culturale comprensoriale, come pure
rimanevano assenti gli altri sindaci del Comprensorio Giovanni
Capecchi di Montopoli, Giulia Deidda di S.Croce e Gabriele Toti
Sindaco di Castelfranco; ma non mancavano subito dopo di annunciare
di gran lena l'avvio dell'accordo sulla nuova cementificazione da 15
milioni, per un nuovo Liceo lontano dagli edifici
storici, mentre il Pres.te della provincia Filippeschi denuncia
il fallimento economico della Provincia. Qualcosa quindi
ci sfugge, in questa forsennata corsa dei sindaci urbanisti, al
cemento, allo spreco, alla dequalificazione della cultura e
dell'architettura.
Ma
restiamo a commentare la verità, la luce sul buio. Il buio della
politica. La luce è quella dell'apertura mentale e culturale, quella
delle cattedre, di quelle dal valore indiscutibile, poi quella
di donne che cambiano la storia sul futuro di città nobili e
antiche, a rischio svuotamento. Luce levatasi dal Convegno
organizzato a S.Miniato, grazie agli importanti ospiti
dall'università di Firenze, prof. Francesco Gurrieri, già
presentato il prof. Massimiliano Lucchesi la dirigente della
Prov. di Lucca, Arch. Francesca Lazzari, la quale ha creduto
tenacemente per anni in un sogno potentissimo arrivando con una
professionalità vera, ad avviare 10 anni fa, e a realizzate
l'importante percorso di recupero architettonico per la Prov. di
Lucca (di cui ha narrato le modalità, la fiducia che poibha
coinvolto tutti, politici e tecnici nell'obiettivo e nel
recupero fondi), salvando edifici dal valore e bellezza incredibile,
monasteri e chiostri in abbandono, in preda al degrado, al posto di
progetti di vuoti Campus proposti da talaltri politici;
ciò reinserendo storiche scuole dentro le mura cittadine,
ridando respiro e nuova vita alla città di Lucca e a quartieri
degradati. È stato detto al Convegno, dal Prof. Gurrieri che
la cultura respira con gli edifici storici, vive e si tramanda, per
il semplice fatto che questi fanno parte del nostro dna, ci parlano,
li assimiliamo vivendoli, in questi insostituibili ricchi spazi di
aggregazione e cultura. Di seguito, ha tratto il dado degli
interventi degli ospiti la Prof.ssa Maria Fancelli: da quanto ho
sentito capisco che le città traggano vitale vantaggio, respiro
e ricchezza dal recupero e uso delle bellezze architettoniche... a
S.Minato siamo in un momento difficile... . Il Prof. Gurrieri ha
ripetuto che ciò offre formazione e vita; che dalle nostre
architetture si trae identità culturale per le comunità, che i
migliori libri non potranno mai trasmettere. È stato detto
che qualsiasi edificio è adeguabile, e il consumo del suolo va
scongiurato! A fronte di una domanda sulntema locale, il già
Soprintendente ha risposto che un edificio di interesse storico come
il Marconi di via Catena, per il fatto che ha più di 50 anni, è
vincolato alle Belle Arti, cioè ha delle caratteristiche
architettoniche o storiche che lo rendono unico, speciale o comunque
meritevole di tutela. È stato chiesto dal pubblico se alcune classi
piccole costituiscono un problema, e la risposta di uno dei relatori
è stata negativa, vi si mettono quelle con meno studenti... dipende
dalle esigenze, caso per caso si valuta. Altra domanda è arrivata
dal Presidente del Comitato cittadino per il Polo Scolastico sul
terzo lotto di ragioneria (l'altra scuola del Centro storico
realizzata 28 anni fa, ad inizio del progetto Polo Scolastico), non
realizzato per presunti problemi di spazio e sicurezza; gli ingegneri
hanno risposto che non conoscono la fattispecie, ma tutto si può
fare, nell'interesse della comunità e della cultura, agganciata
nelle nostre realtà al patrimonio architettonico, da non disperdere
assolutamente.
È
emerso che nel mondo scientifico e nelle esperienze
realizzatesi recentemente, in importanti città storiche,
che ormai l'imperativo categorico raggiunto, anche dal legislatore
nel suo linguaggio, è recuperare gli edifici storici e portarci i
ragazzi, perche ciò è il nostro patrimonio da non dover disperdere.
La
parola d'ordine del linguaggio di oggi, ci dice il Professore, ormai
è "adeguamento", recupero, miglioramento. Soprattutto in
aree a rischio sismico medio-basso, il compromesso con un adeguamento
sismico al 70%, con massima sicurezza, da vantaggi irrinunciabili per
le nostre comunità, in un paese ad alto contenuto monumentale che
non va abbandonato; ma pezzo, pezzo, va solo recuperato, per
riportare la vita nelle città.... (in veritas). Ma gli amm.ri (o
meglio i politici, empi di questa parola) si dicono urbanisti,
ciò, richiamando periziette da loro commissionate per befana e
sottoscritte dai sopra richiamati amici, a dire
signorsì estremamente felici in barba ad etica e radici;
urbanisti ad honorem. L'onore del cemento, l'onore del buio
giuramento.
Il
tutto, quando nella piana, ove oggi si vogliono gettare tonnellate di
cemento, in zona di pregio ambientale e paesaggistico; solo pochi
mesi fa si parlava di dotare la zona di nuovi impianti sportivi e
piscina, zona verde destinata allo sport, e alla riqualificazione.
Zona ove un grande edificio andrebbe ad impattare in modo
disastroso su un paesaggio e su una visuale su beni architettonici di
inestimabile pregio, quale la Rocca federiciana e l'edificio di
San Franceasco (che dietro esplicita domanda fatta ad una
precedente Consulta cittadina, ai tecnici Archea, se lo
conoscevano, questi sono rimasti muti!! Come dire: da Firenze hanno
periziato la fattibilità, senza nulla valutare!!! Ma a Firenze, lo
sappiamo: sono abituati a costruire davanti alle mura -vedi
Fortezza-, per poi distruggere su intervento della magistratura... ma
è solo un optional, son soldi pubblici, è patrimonio culturale
pubblico.).
I
tecnici ci mostrano la fattibilità, ma dimenticano la cultura, il
paesaggio, la storia; certo, per far piacere a qualcuno, altrimenti,
delle due l'una: o c'è grave incompetenza, oppure c'è servilismo e
clientelismo. Tocca qui chiedere aiuto a Erri De
Luca che in una recente intervista ci dice: “Il Ponte di Messina
non esiste ed è già costato 300 milioni dei soldi dei contribuenti.
Ci sono centinaia di opere pubbliche in questo paese che non
solo non vengono portate a termine, ma che portate a termine non
vengono utilizzate. È come se ci fosse un modello di sviluppo che
tende a spendere il denaro pubblico per dare soldi alle imprese che
sono legate ai partiti. Di questo si tratta. Siamo il paese più
corrotto d’Europa, non c’è niente da fare. Commettiamo crimini
di guerra in tempo di pace. Dunque io devo per forza sperare in una
generazione nuova, che ci maledica”. "Per aiutare
l'ambiente serve la volontà di non farsi calpestare la salute. Spero
in una generazione che ci maledica" Huffington
Post 10/10/20.
Non
possiamo oggi non dire che l'Urbanistica non sia finita.
Si
parla di sacralità dei Consigli comunali e della politica! ma dove?
Nei nostri Comuni di zona cuoio (Valdarno inferiore), quella
sacralità è cosa perduta, quando assisti a decisioni prese dalla
maggioranza, a tavolino, mentre qualsiasi confronto, e ragionamento
rimane svilito dalla disattenzione dell'interlocutore, che vuole solo
tornare nelle sue stanze a decidere per interessi esterni al bene
comune. Democrazia di Provincia, fatta da poteri occulti del cemento
di amm.ri non liberi. Decisioni che arrivano non dall'interesse per
il bene di tutti, del territorio e delle sue ricchezze, non dalla
sacralità consiliare (gran bella parola), ma da parte di interessi
estranei, alieni, superiori, dominanti, massonici, affaristici, di
consumo suolo, del Dio Cemento. La
Provincia pisana è tra le più colluse (vedi torri Bulgarella a
Pisa, Interporto a S.Miniato, farmacia, Project, ospedali nuovi al
posto di edidici storici abbandonati, scheletri ovunque, cave di
sabbia in luoghi stupendi, devastati per produrre il necessario
cemento: Video:
Tartufo di Sabbia - Truffle of sand di Lorenzo Ciani)
...
per distruggere un ambiente stupendo, le sue risorse e il suo indotto
(dal turismo), con quel nefasto consumo del suolo, che ad ogni
alluvione provoca disastri; i soliti disastri evitabili sul nostro
ambiente e paesaggio.
Otto
anni fa per un volgare affare, il Liceo venne trasferito in zona
industriale in un capannone invenduto (pagato 7,5 milioni -e di
valore effettivo: 3 milioni- agli amici debitori degli amici
banchieri, cosa ben nota); capannone, oggi, dichiarato inagibile
(stranamente), con i ragazzi spediti in altro capannone, sempre di
banchieri; il tutto per spingere (adesso il PD vuole
cementificare al posto del recupero degli edifici storici esistenti e
semi aabbandonati) verso nuovo consumo suolo, che porterà
alla scomparsa definitiva dello storico Liceo comprensoriale, nel suo
luogo naturale di cultura e aria pura.
Sì,
di scomparsa definitiva si tratta! Ciò, perchè i soldi di fatto non
arriveranno!! Ma grandi sperperi utili per pochi soggetti, ci
saranno, sino al blocco inevitabile dell'opera...
con il solito scheletro di cemento che politica e affari ci
hanno abituati a vedere! Nel frattempo Empoli è già molto avanti
con un nuovo progetto di Campus a solo 6 milioni di euro, che sta
già attraendo gli studenti ormai stufi e la cultura del cuoio;
cultura che rimarrà svuotata di anima e di capacità di confronto,
relazione e crescita, rimanendo solo steppa e affarucci. Le risorse
della Provincia bastano per pagare i dirigenti; l'imperativo è
dismettere e tagliare, altro che Campus...!!!
Gli
studenti stanno già fuggendo da questo degrado, complici i
responsabili crolli, per colpevoli vizi di costruzione, con boom di
iscrizioni a Fucecchio (già pollaio) ed Empoli.
Politica
di bassezze a danno del bene comune, fatta da uomini chini che non
sanno rialzare la testa a fronte di evidenti forti pressioni, i cui
vantaggi non sono più rinunciabili (per chiari eccessivi
coinvolgimenti, da non permettere più passi indietro), mentre la
litoranea Procura della Repubblica (lido di passaggio e non di
arrivo) sonnecchia, in attesa di trasferimenti verso i lidi più
ambiti.
Che
dire, è tutto dire, è un sistema a cui dobbiamo
dire basta. Per questi politici d'affari l'esame di
coscienza della domenica presso una chiesa rinnovata non
basta... sarebbe troppo facile cavarsela con la stretta di
mano del fare renziano col prete francescano.
La
luce giunta a San Miniato con questo convegno, ci ha solo mostrato il
tanto buio. Ma la luce nella caverna si sa, all'inizio acceca.
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